La rivolta avvenuta nel carcere ecuadoriano ha causato la morte di 43 dei detenuti. Lo ha annunciato su Twitter la Procura.
La rivolta è avvenuta nella notte tra l’8 e il 9 maggio nella prigione regionale di Bellavista, a Santo Domingo de los Tsáchilas in Ecuador, che si trova precisamente ad 80 km dalla capitale. La procura dell’Ecuador ha dichiarato il fatto con un post su Twitter: “A seguito di una rivolta al CRS (Centro di riabilitazione sociale) Bellavista a Santo Domingo, la procura e la polizia raccolgono indizi e ricevono versioni sul posto. Finora ci sono 43 detenuti deceduti (in aggiornamento)”.
La questione delle rivolte in carcere sta ormai da parecchio tempo diventando una piaga. Da febbraio 2021 ad oggi, si contano un totale di 350 detenuti morti, a causa delle numerose rivolte tra gang all’interno dei penitenziari ecuadoriani. In seguito alla rivolta della scorsa notte, ha aggiunto il ministro dell’Interno Patricio Carrillo, 108 delle persone detenute si sono date alla fuga. Altri 112 detenuti sono stati presi e riportati all’interno delle loro celle di sicurezza.
La condanna della violenza di Guillermo Lasso
La rivolta ha visto coinvolte le gang rivali Los Lobos e R7. Le rivolte nelle carceri sono ormai all’ordine del giorno, inoltre nell’ultimo periodo il tasso di criminalità ha subito un importante aumento.
Guillermo Lasso, il capo dello Stato dell’Ecuador, è rientrato da un viaggio in Israele, ritrovandosi a dover far fronte alla situazione di caos. Lasso ha espresso il suo dolore e disappunto per ciò che è accaduto nel Crs (Centro di riabilitazione sociale) Bellavista, nella provincia di Santo Domingo de los Colorados, a 80 chilometri dalla capitale Quito.
La sua condanna è rivolta alla persistente “violenza fra bande”, causa dello scompiglio degli ultimi tempi. Secondo alcune dichiarazioni delle fonti giudiziarie, nel penitenziario si sono affrontate le gang rivali Los Lobos e R7 in una sanguinosa battaglia che ha causato diverse morti. La causa della morte delle vittime sono state per lo più accoltellate durante la rivolta. Almeno 13 delle persone detenute nel penitenziario sono state ricoverate in ospedale ed è possibile che il bilancio dei morti si possa aggravare.
